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08/07/2022
SEGUENDO LE ORME DEI GENITORI LE GIOVANI IMPRENDITRICI AGRICOLE DI COLDIRETTI MANDANO AVANTI L’ECONOMIA REALE DEL PAESE CON SACRIFICIO E FATICA
CONSEGNATO LO SPECIALE PREMIO CODACONS “GIOVANE IMPRENDITORE AGRICOLO”
5 giovani imprenditrici del settore agricolo sono state premiate dal Codacons con lo speciale riconoscimento “Giovane imprenditore agricolo”, assegnato all’Auditorium di Roma a 5 donne che, seguendo le orme dei genitori, mandano avanti l’economia reale del paese, non senza sacrificio e fatica. Imprenditrici che, con la loro attività, preservano le tradizioni agricole del paese, e hanno meritato il premio assegnato dal Codacons.
Le premiate sono:
ANNA BILANZOLA – COMUNE DI PIETRACAMELA (TERAMO)
Anna, 22 anni, è amministratrice della società agricola “Tre punto Zero” insieme alle due sorelle Emma e Grazia. Figlia di Emanuela Ripani, allevatrice nonché presidente di Coldiretti Teramo, Anna ha un gregge di 200 pecore nel piccolo paese di Pietracamela, sul Gran Sasso, in zona parco, nota anche per la località sciistica di Prati di Tivo dove la famiglia Bilanzola gestisce anche un agriturismo. Custode, insieme alle sorelle, di un territorio impervio ma bellissimo, l’attività familiare principale è la trasformazione del latte ovino in prodotto caseario, principalmente pecorino abruzzese. A caratterizzare l’attività aziendale è anche l’antica tradizione della transumanza verticale con cui Anna e le sue sorelle conducono le greggi dalla montagna al mare. Si tratta di una simbolica figura di “pastora”, come ama definirsi, che continua a “mantenere” una attività antica in un momento difficile con l’obiettivo e la consapevolezza di contribuire con il suo lavoro al mantenimento di un territorio ricco ma svantaggiato in quanto montano.
MARGHERITA IOMMAZZO – COMUNE DI TORRIONI (AVELLINO)
Margherita Iommazzo, 24 anni, dopo aver intrapreso la carriera universitaria presso la Federico II di Napoli, con indirizzo di laurea in agraria e un corso di specializzazione per la promozione di prodotti e servizi turistici, si dedica all’attività imprenditoriale di famiglia: l’az. Agricola vitivinicola Colline del sole. L’impresa, si occupa di produzione, trasformazione e commercializzazione di vini di eccellenza, certificati biologici e a denominazione docg, doc, ed igt ; difatti l’az. è situata Irpinia, precisamente a Torrioni, un caratteristico borgo nel cuore dell’areale di produzione del Greco di Tufo docg, dove il tempo sembra esseri fermato. L’estensione agricola aziendale è di 25 ha e comprende non solo vigneti, ma anche noccioleti ed uliveti anch’essi a regime Bio. Tra i valori caratterizzanti “Le Colline del sole” si può sottolineare la particolare attenzione alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente, esercitata attraverso un tipo di agricoltura rispettosa e sostenibile, ma anche un radicato legame con le tradizioni del luogo, tramandate per generazioni, arricchite dalla capacità innovative espresse dalla giovane enologa Margherita che proiettano il marchio verso il futuro prossimo. È dunque il lavoro familiare, la strettissima simbiosi tra produttore, prodotto e consumatore, il recupero di ciò che sembra essere stato dimenticato, il valore della cura e della dedizione che solo la terra può richiamare, la realizzazione di una bevanda che sia ricerca dell’equilibrio perfetto delle varie componenti, l’essere irpini dentro: la mission che anima il lavoro di quest’attività e che la rende tanto unica ed autentica.
GIADA CALZIA – COMUNE DI LUCINASCO (IMPERIA)
Siamo Petricor e coltiviamo sassi. Diamo voce al nostro territorio, lo valorizziamo. Parliamo di entroterra ligure, un luogo sconosciuto ai più dove batte il cuore della nostra regione. Produciamo ciò che ci piace, trasformiamo i frutti di questa terra, li preserviamo. Rispettiamo le tradizioni e impieghiamo pochi ingredienti. Coltiviamo, costruiamo muri, oltrepassiamo i confini, innoviamo per essere sempre più sostenibili. Questo è un progetto, un’idea, un lavoro, una grande passione. È quotidianità, libertà, filosofia, evoluzione e vita. Ci occupiamo prevalentemente di olivicoltura, ma non solo: recuperiamo la frutta di vecchi alberi che popolano i nostri uliveti e la valorizziamo, trasformandola in marmellate e mostarde, portiamo avanti un progetto di ospitalità e in estate diventiamo wine bar dove si possono bere i migliori vini di produttori liguri e mangiare, degustare i nostri prodotti e quelli di altre aziende agricole amiche dell’entroterra ligure. Vogliamo rappresentare l’olivicoltura 4.0, il futuro delle aziende agricole su territorio ligure dove la sostenibilità ambientale, economia e sociale siano il fondamento per un’azienda diversificata che lavori sul territorio e per il territorio.
GIORGIA TAMBURINI – COMUNE DI MONTECASTRILLI (TERNI)
Sono figlia, nipote e pronipote di agricoltori e la nostra azienda è attiva in Umbria dal 1911, quando il mio trisnonno ha deciso di trasferirsi insieme alla sua famiglia da Lugo di Romagna a Montecastrilli per coltivare i vari poderi di proprietà della Chiesa. La nostra è una storia di tradizioni che sopravvivono al trascorrere del tempo: nel 1956 nonno Renato è stato tra i fondatori della Festa del Trattore e di Agricollina, un’idea avuta insieme al parroco del comune di Montecastrilli Don Antonio Serafini per istituire un giorno di “festa del ringraziamento” per l’uso delle nuove macchine agricole. Agricollina, oggi terza fiera d’Italia, è sopravvissuta anche allo stop di due anni di pandemia di COVID-19, crescendo e valorizzando i produttori e le aziende agricole locali (e non solo). Da qualche tempo, insieme a mio padre, abbiamo pensato di trasformare il prodotto delle nostre terre in pasta, in collaborazione con i mulini del territorio; in particolare con il grano Senatore Cappelli, il quale ha una storia centenaria, come quella della nostra azienda. Da ottobre 2021 sono stata eletta assessore del comune di Montecastrilli: tra le varie deleghe, ho ereditato quelle di “relazioni con le associazioni” e “sviluppo economico”. Uno dei miei obiettivi è quello di valorizzare ancora di più i prodotti del territorio e far conoscere, anche all’estero, le peculiarità e le caratteristiche delle nostre aziende, fortemente legate alle tradizioni, ma con un occhio rivolto, con lungimiranza, sempre al futuro.
CRISTINA LUNARDI – COMUNE DI TRECENTA (ROVIGO)
Sono entrata da poco nel mondo agricolo attivamente, anche se la mia famiglia lavora in questo settore da due generazioni. Dopo alcune esperienze lavorative anche all’estero, ho deciso di tornare “a casa” in tutti i sensi e unire il bagaglio di conoscenze acquisito nel settore agro-alimentare con il “background” di ciò che i miei avevano costruito in una vita dedicata lavoro nel settore dell’agricoltura. Nel 2020 ho iniziato ad riavvicinarmi alla mia origine “contadina” e ho pensato a cosa potessi fare. Sono partita approfondendo il settore dell’elicicoltura e dopo un’analisi, poco dopo, ho trovato l’occasione di affittare del terreno già convertito biologico, cosa che mi attirava molto anche in ottica del trend dell’alimentazione e di una vita sempre più green ed ecosostenibile che sta sempre più prendendo piede. A oggi ho in affitto 51 ettari che sto coltivando con cereali tradizionali (grano, soia), ma dei prossimi anni vorrei introdurre piante officinali e diversificare un po’ anche con altri cereali (quali avena, farro etc.). L’obiettivo aziendale è rivalorizzare il nostro territorio un po’ snobbato, cercando di ravvivare l’interesse di tutti, ma soprattutto dei giovani nei confronti del mondo “rurale”, alla ricerca di ritmi più umani e sostenibili per l’uomo e la Terra. Provare a creare un format di slow tourism che possa attirare non solo gente locale ma anche gente di “città” non abituata alla campagna e anche turisti stranieri. Organizzare iniziative/eventi legate al mondo chiocciole (visite in impianto testando anche prodotti derivati dalla bava) associate ad altri prodotti (esempio degustazioni di vini). Laboratori didattici, iniziative culturali legate al mondo dell’agricoltura e delle tradizioni dei nostri nonni etc. L’obiettivo personale: portare avanti il nome dell’azienda di famiglia che altrimenti andrebbe perduto creando una nuova “costola” di azienda indipendente, ma che comunque resta legata alla famiglia e al territorio. Voglio lavorare a un progetto tutto mio e costruire qualcosa per il futuro mio e di chi verrà.
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