VACCINI: CONTRO MEDICI DI BASE CHE RIFIUTANO DI VACCINARE PA


01/03/2021

VACCINI: CONTRO MEDICI DI BASE CHE RIFIUTANO DI VACCINARE PAZIENTI PARTE ESPOSTO A 104 PROCURE DELLA REPUBBLICA E’ INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO. MEDICI RIBELLI SIANO SOTTOPOSTI A SANZIONI DISCIPLINARI. RISCHIANO ESCLUSIONE DA SSN Contro i medici di base che rifiutano di vaccinare i propri pazienti il Codacons presenta oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché siano aperte indagini penali sui camici bianchi ribelli. Il compito di vaccinare contro il Covid i pazienti che rientrano nel piano vaccinale non è una facoltà dei medici di famiglia ma un preciso obbligo a loro carico, cui non è possibile sottrarsi – spiega il Codacons – Da più parti d’Italia giungono tuttavia proteste da parte dei camici bianchi, molti dei quali hanno comunicato la decisione di non vaccinare i propri pazienti ritenendo insufficienti le dosi di vaccino fornite. Una situazione che ritarderebbe l’intero piano vaccinale italiano e potrebbe avere ripercussioni sul piano penale. Rifiutare le vaccinazioni potrebbe costituire infatti ipotesi penalmente rilevanti come l’interruzione di pubblico servizio, e aprire la strada a provvedimenti disciplinari che potrebbero portare i medici ribelli ad essere esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale. Per tale motivo con un esposto presentato a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia il Codacons chiede alla magistratura di avviare indagini sul territorio tese ad accertare l’operato dei medici di base e procedere per la possibile interruzione di pubblico servizio nei confronti di coloro che rifiutano di vaccinare i cittadini che ne hanno diritto.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale