EX ILVA: CODACONS ATTACCA IL MINISTRO GIORGETTI. ESCLUDE CIT


23/02/2021

EX ILVA: CODACONS ATTACCA IL MINISTRO GIORGETTI. ESCLUDE CITTADINI DI TARANTO DAL CONFRONTO ASSOCIAZIONE BOCCIA RICHIESTE DEL SINDACO MELUCCI: NO A DECARBONIZZAZIONE, UNICA STRADA PER TUTELARE POPOLAZIONE E’ CHIUSURA IMPIANTI Il Ministro per lo Sviluppo Economico Giorgetti convoca tutti sul caso dell’ex Ilva, ma esclude i diretti interessati: i cittadini di Taranto. Lo denuncia oggi il Codacons, che lamenta la mancata convocazione al Mise dell’associazione e delle organizzazioni che rappresentano i residenti tarantini. “Sull’acciaieria di Taranto Giorgetti ha ascoltato tutti, dai sindacati agli enti locali, escludendo i diretti interessati, coloro cioè che subiscano le ripercussioni della grave situazione ambientale – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ assurdo che i cittadini non siano stati convocati dal Ministro, e chiediamo oggi una formale convocazione del Codacons al tavolo di confronto, considerato che anche il Consiglio di Stato ha ribadito in passato l’obbligo in capo al Mise di coinvolgere la nostra associazione sulla questione dell’ex Ilva”. Il Codacons contesta inoltre le richieste del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che ieri nel corso dell’incontro col Ministro Giorgetti ha parlato di decarbonizzazione dell’acciaieria e transizione tecnologica. “Non è certo questa la soluzione per eliminare le emissioni nocive e tutelare la salute e l’ambiente – attacca Rienzi – Se si vuole davvero salvare la popolazione di Taranto, l’unica strada da percorrere è la chiusura definitiva degli impianti, come da anni chiedono i cittadini”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale