SMOG: INDAGATI VERTICI COMUNE TORINO E REGIONE PIEMONTE. COD


19/02/2021

SMOG: INDAGATI VERTICI COMUNE TORINO E REGIONE PIEMONTE. CODACONS: PROCURA INDAGA ANCHE SU NOSTRO ESPOSTO ASSOCIAZIONE CHIEDEVA A PROCURA DI INDAGARE P.A. PER RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO, INQUINAMENTO E DISASTRO AMBIENTALE DOPO GLI ALLARMANTI DATI SULLO SMOG A TORINO L’inchiesta della Procura della Repubblica di Torino sull’inquinamento ambientale nasce anche da una denuncia presentata dal Codacons in cui si chiedeva alla magistratura di accertare le responsabilità degli enti locali, alla luce degli allarmanti dati sullo smog in città e le patologie e i decessi legati all’inquinamento dell’aria. Lo afferma l’associazione dei consumatori, che negli ultimi anni ha presentato sulla questione una serie di esposti alla Procura di Torino, l’ultimo solo lo scorso ottobre. “Abbiamo portato all’attenzione della magistratura il caso di Torino, dove nel periodo 2014/2018 sul fronte dello smog non è mai stato rispettato nessun valore limite, superando costantemente i limiti di legge ed esponendo i cittadini a concentrazioni oltre il limite minimo di sicurezza – spiega il presidente Marco Maria Donzelli – Nell’esposto presentato lo scorso ottobre si chiedeva alla Procura torinese di accertare le responsabilità degli enti locali alla luce di possibili fattispecie penalmente rilevanti, come rifiuto di atti d’ufficio, inquinamento e disastro ambientale”. “Ora grazie a questa inchiesta della Procura sarà finalmente possibile accertare le responsabilità del Comune di Torino e della Regione Piemonte sul fronte della qualità dell’aria e, se emergeranno omissioni, negligenze o illeciti, avvieremo una costituzione di massa dei cittadini per chiedere i danni da smog, considerato che l’inquinamento dell’aria provoca ogni anno gravi malattie e migliaia di decessi” – conclude Donzelli.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
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Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale