ILVA: ACCUSA CHIEDE 28 E 25 ANNI PER FABIO E NICOLA RIVA


18/02/2021

ILVA: ACCUSA CHIEDE 28 E 25 ANNI PER FABIO E NICOLA RIVA CODACONS: RICHIESTE FIN TROPPO GENEROSE, CONFIDIAMO IN CORTE D’ASSISE Le richieste di 28 e 25 anni di reclusione per Fabio e Nicola Riva avanzate dai Pm della procura di Taranto sono fin troppo generose per il Codacons, che confida nella Corte d’Assise affinché le condanne siano adeguate ai reati perpetrati. Riteniamo le richieste della Procura decisamente morbide a fronte dei gravi reati commessi a Taranto – spiega l’associazione, che nei prossimi giorni interverrà con i propri legali nella fase conclusiva del processo “Ambiente svenduto” – Il disastro ambientale causato dall’Ilva ha avuto ripercussioni dirette su migliaia di cittadini, condizionandone la vita per anni e determinando morte, dolore e sofferenza. 28 e 25 anni di reclusione non appaiono pene adeguate, e confidiamo nelle decisioni della Corte d’Assise che dovrà necessariamente tenere conto della gravità dei reati commessi. Riteniamo infine che l’intera acciaieria vada confiscata, non essendoci più le condizioni per garantire salute, ambiente e diritti dei cittadini di Taranto – conclude il Codacons.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale