GDF IN SEDI MINISTERO SALUTE PER ACQUISIZIONE DOCUMENTI


14/01/2021

GDF IN SEDI MINISTERO SALUTE PER ACQUISIZIONE DOCUMENTI CODACONS: ACCOLTO NOSTRO ESPOSTO DELLO SCORSO DICEMBRE IN CUI SI CHIEDEVA DI INDAGARE MINISTERO ORA ACCERTARE RESPONSABILITA’ DELLO STATO SU SCANDALO DEL PIANO PANDEMICO Bene per il Codacons l’operazione della Guardia di Finanza che ha eseguito oggi acquisizioni di documenti sul piano pandemico presso gli uffici del Ministero della salute. Lo scorso 14 dicembre avevamo presentato una apposita istanza alla Procura della Repubblica di Bergamo in cui si chiedeva di estendere le indagini in corso proprio nei confronti del dicastero, in considerazione delle notizie di stampa che riportavano le dichiarazioni del ricercatore Francesco Zambon secondo cui il ministro della Salute Roberto Speranza era a conoscenza del contenuto del suo lavoro almeno un mese prima della pubblicazione e successiva censura – spiega il Codacons – Nel nostro esposto si chiedeva alla magistratura di Bergamo una estensione delle indagini nei confronti del Ministero della salute allo scopo di verificare la correttezza del suo operato. “Ora, grazie all’operazione disposta dalla Procura, sarà possibile accertare le responsabilità dello Stato sul grave scandalo del piano pandemico, che potrebbe essere costato migliaia di vite umane nel corso dell’emergenza Covid”- commenta il presidente Carlo Rienzi. Intanto tutti i parenti delle vittime morte nelle Rsa italiane a causa delle negligenze delle strutture sanitarie, possono chiedere il giusto risarcimento attraverso il Codacons seguendo le indicazioni alla pagina https://codacons.it/pandemia-coronavirus/

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale