PIANO PANDEMICO: CODACONS PRONTO AD IMPUGNARE IL DOCUMENTO S


14/01/2021

PIANO PANDEMICO: CODACONS PRONTO AD IMPUGNARE IL DOCUMENTO SE CONFERMATA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE CHI CURARE E CHI NO INCAPACITA’ DELLO STATO NON POSSONO ESSERE PAGATE CON VITE UMANE, SAREBBE ABBANDONO DI INCAPACE E OMISSIONE DI SOCCORSO DIFFIDATO IL MINISTRO SPERANZA A MODIFICARE PIANO RICORRENDO A RICOVERI EUROPEI Il nuovo Piano Pandemico rischia di finire subito in tribunale. Il Codacons annuncia infatti una battaglia legale dopo le indiscrezioni sulla prima bozza del documento che conterrebbe al suo interno la possibilità per i medici, qualora le risorse sanitarie dovessero risultare insufficienti, di scegliere i pazienti da curare, selezionando solo quelli che potranno trarre maggior beneficio dai trattamenti. “Se fosse confermata tale parte del Piano Pandemico, ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio abuso che potrebbe configurare una serie di reati penali, dall’abbandono di incapace all’omissione di soccorso – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non è tollerabile in un paese civile che le incapacità dello Stato siano pagate con vite umane, e in tal senso diffidiamo formalmente il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ad eliminare dal Piano Pandemico qualsiasi riferimento alla scelta tra chi curare e chi abbandonare al suo destino”. In caso di insufficienza di risorse per prestare le dovute cure a tutti i malati, lo Stato deve creare i presupposti affinché nessuno sia abbandonato, attivando ricoveri europei sul modello della direttiva Ue “cross border health-care”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale