CENTRI COMMERCIALI, CODACONS: CHIUSURA SACROSANTA. RISCHIO F


07/12/2020

CENTRI COMMERCIALI, CODACONS: CHIUSURA SACROSANTA. RISCHIO FOCOLAI E CONTAGI AUMENTA NEI WEEKEND NEI LUOGHI DELLO SHOPPING SITUAZIONE ESPLOSIVA NEI LUOGHI AL CHIUSO, MA NEGOZI POSSONO CONTINUARE A VENDERE FACENDO CONCORRENZA AD AMAZON Sacrosanta per il Codacons la decisione del Governo di chiudere i centri commerciali nei weekend. “Limitare l’accesso ai centri commerciali nei weekend, quando un elevato numero di consumatori notoriamente si reca in tali luoghi di shopping, è una scelta giusta e inevitabile sul fronte della lotta al Covid – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le immagini della scorsa settimana hanno mostrato la ressa di consumatori per negozi nelle principali città, con le presenze in aumento in vista del Natale. Un trend che crescerà nei prossimi weekend ed una situazione letteralmente esplosiva quando l’afflusso avviene nei luoghi al chiuso come i centri commerciali, che possono trasformarsi in focolai di coranavirus e portare ad un incremento dei contagi”. “Per tale motivo riteniamo sacrosanta la decisione di chiudere i centri commerciali nei weekend, ma al tempo stesso ci schieriamo a favore dei piccoli negozi che inevitabilmente subiranno conseguenze sul fronte delle vendite – prosegue Rienzi – In loro favore il Codacons ha lanciato una piattaforma multimodale per consentire agli esercenti di tutta Italia di vendere i propri prodotti online e sui social network, e concorrere ad armi pari con i colossi dell’e-commerce come Amazon, abbattendo spese, commissioni e procedure burocratiche”. Per info e dettagli https://codacons.it/ecommerce/

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale