INFLAZIONE: ISTAT CONFERMA STIME, -0,3% AD OTTOBRE


16/11/2020

INFLAZIONE: ISTAT CONFERMA STIME, -0,3% AD OTTOBRE CODACONS: SESTO CALO CONSECUTIVO E’ PESSIMA NOTIZIA. PREZZI AUMENTANO SOLO NEI SETTORI DOVE FAMIGLIE COMPRANO DI PIU’ RECORD PER FRUTTA FRESCA CHE AUMENTA DEL +9,9%. SOLO PER SPESA ORTOFRUTTA RICADUTE DA +112 EURO A FAMIGLIA Il sesto calo consecutivo dell’inflazione è una pessima notizia, perché la flessione dei prezzi produce solo vantaggi illusori per le famiglie ed è causata dalla crisi dei consumi che si registra nel nostro paese. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. “La media dell’inflazione cala al -0,3% ad ottobre, ma i prezzi salgono nei comparti che concentrano i maggiori acquisti da parte dei consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ciò annulla qualsiasi beneficio in termini di potere d’acquisto per le famiglie, poiché i beni primari e indispensabili come il carrello della spesa e gli alimentari subiscono sensibili rincari dei listini”. Ad ottobre si registrano aumenti record per la frutta fresca, i cui prezzi al dettaglio salgono del +9,9% su base annua, mentre la verdura aumenta del +5,3% e in generale gli alimentari non lavorati registrano una accelerazione del +3,5% su anno. Questo significa che, nonostante l’inflazione media sia in calo del -0,3%, le famiglie spendono di più per l’alimentazione, con un rincaro medio di spesa solo per la voce ortofrutta pari a +112 euro su base annua a famiglia – afferma il Codacons. “A causa delle forti tensioni nel settore dei listini alimentari e considerati i consumi di ortofrutta delle famiglie, un nucleo con due figli spende oggi in media 51 euro in più per la verdura rispetto al 2019 e addirittura 61 euro in più per l’acquisto di frutta” – conclude Carlo Rienzi.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale