NATALE: SENZA PRANZO E CENONE DI NATALE A RISCHIO 2,6 MILIAR


13/11/2020

NATALE: SENZA PRANZO E CENONE DI NATALE A RISCHIO 2,6 MILIARDI DI CONSUMI ALIMENTARI CON COVID A RISCHIO 300 MILIONI DI EURO SOLO PER PANDORI E PANETTONI E 600 MILIONI PER SPUMANTE E VINO Il Covid mette a rischio 2,6 miliardi di euro di consumi alimentari solo per la spesa del cenone della Vigilia e del pranzo di Natale. Lo afferma il Codacons, in vista di possibili restrizioni sul fronte delle festività natalizie. “La spesa alimentare legata al cenone del 24 dicembre e al pranzo del 25 vale, da sola, 2,6 miliardi di euro, senza contare le altre festività legate al Capodanno e a Santo Stefano – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per imbandire le tavole gli italiani non badano a spese, e lo scorso anno i consumi alimentari legati al Natale hanno registrato un incremento del +3% rispetto al 2018”. “L’emergenza sanitaria, tuttavia, rischia di abbattere drasticamente la spesa legata alle festività natalizie, perché eventuali restrizioni sul fronte delle cene in casa e del numero massimo di parenti da ospitare porterebbe ad una fortissima contrazione dei consumi” – prosegue Rienzi. In particolare, in base alla stime del Codacons, sono a rischio 300 milioni di euro spesi lo scorso anno per l’acquisto di 55 milioni di pandori e panettoni; 600 milioni di euro per spumante e vino finiti sulla tavole durante pranzo e cenone di Natale 2019, e 450 milioni di euro di prodotti ittici.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
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Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale