DPCM: ITALO SOSPENDE GRAN PARTE SERVIZI DAL 10 NOVEMBRE


05/11/2020

DPCM: ITALO SOSPENDE GRAN PARTE SERVIZI DAL 10 NOVEMBRE CODACONS: ORA RIMBORSI IN DENARO PER UTENTI CHE SUBIRANNO CANCELLAZIONE DEL TRENO. NO A VOUCHER, SOSPENSIONE TRATTE E’ DECISIONE AUTONOMA DELL’AZIENDA CODACONS VIGILERA’ SU RISPETTO DIRITTI DEI VIAGGIATORI La decisione di Italo di cancellare la maggior parte dei propri collegamenti a seguito delle misure introdotte dal nuovo Dpcm del Governo, coinvolge migliaia di utenti italiani che avevano acquistato nei giorni scorsi biglietti per tratte momentaneamente soppresse dalla società. Lo afferma il Codacons, che lancia l’allarme sui rimborsi spettanti ai passeggeri. “Il nuovo scenario venutosi a determinare sul fronte ferroviario apre la strada ai rimborsi in favore dei viaggiatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tutti coloro che si ritrovano in mano biglietti per collegamenti cancellati da Italo hanno diritto ad ottenere il rimborso di quanto pagato, attraverso la restituzione delle somme versate, e non certo tramite voucher, trattandosi di una decisione autonoma della società e non di un lockdown nazionale deciso dal Governo”. “Una situazione che danneggia pesantemente i consumatori, attraverso una riduzione della concorrenza e una limitazione delle possibilità di scelta per i viaggiatori, contro la quale il Governo farebbe bene ad intervenire” – aggiunge Rienzi. In ogni caso il Codacons vigilerà sul pieno rispetto dei diritti dei consumatori da parte dell’azienda ferroviaria, e fornirà assistenza in caso di problemi con i rimborsi dei biglietti.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale