GOOGLE: ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA PER ABUSO DI POSIZIONE DO


28/10/2020

GOOGLE: ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE CODACONS: UTENTI BERSAGLIATI DA MESSAGGI PUBBLICITARI SUL WEB, SEMPRE PIU’ INVASIVI E MOLESTI SE ACCERTATI ILLECITI PRONTI AD AZIONI LEGALI COLLETTIVE CONTRO GOOGLE Se l’Antitrust accerterà illeciti da parte di Google, il Codacons avvierà una azione legale contro il colosso del web per conto di tutti gli utenti italiani. Lo afferma l’associazione, commentando l’apertura dell’istruttoria per abuso di posizione dominante da parte dell’Autorità per la concorrenza. La vicenda su cui indaga l’Antitrust interessa in modo diretto tutti gli utenti italiani – spiega il Codacons – Quando un cittadino apre una pagina web viene bersagliato da una raffica di messaggi pubblicitari non richiesti, invasivi e molesti, sempre più personalizzati sulla base delle informazioni che Google raccoglie ogni volta che accediamo a internet. La mole di dati sugli utenti che la multinazionale raccoglie attraverso app e servizi vari è talmente vasta e dettagliata che esclude tutti gli altri operatori del mercato e permette al colosso di tempestare i cittadini con pubblicità che, come rilevato dall’Antitrust, rischiano di impoverire la qualità dei contenuti dei siti web e scoraggiare lo sviluppo di tecnologie meno invasive e più rispettose dei consumatori. Per tale motivo, se saranno accertati illeciti a carico di Google, il Codacons si farà promotore di una azione legale collettiva contro la società per conto di tutti gli utenti italiani che utilizzano internet.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale