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27/10/2020

COVID: IN PIENA EMERGENZA GOVERNO AUMENTA GLI STANZIAMENTI PER L’ACQUISTO DEGLI AEREI F35 800 MILIONI DI EURO LA SPESA PER IL 2020, 2,24 MILIARDI PER IL TRIENNIO 2020-2022 CODACONS SI RIVOLGE A CORTE DEI CONTI E CHIEDE AL PREMIER CONTE DI BLOCCARE IMMANE SPRECO E DESTINARE RISORSE A SANITA’ E TERAPIE INTENSIVE Mentre l’Italia è schiacciata dalla crisi sanitaria ed economica legata al Covid, il Governo, in piena emergenza, ha incrementato gli stanziamenti per l’acquisto degli F-35, i famigerati cacciabombardieri d’assalto. Lo denuncia il Codacons, dopo la recente pubblicazione del Documento Programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022. Il Documento in questione conferma per gli F-35 gli impegni di spesa con una leggera rimodulazione – spiega l’associazione – Al suo interno si prevede infatti lo stanziamento di 800 milioni di euro quest’anno, 747 milioni nel 2021 e 700 milioni nel 2022, per un totale nel triennio di 2,24 miliardi di euro. Per il 2020, le previsioni 2018 indicavano una spesa di 783 milioni, che ora nel nuovo Documento salgono a 800 milioni. “Alla luce della grave situazione attuale, l’aumento degli stanziamenti per gli F35 nel 2020 appare una decisione grave, contro la quale presentiamo ricorso alla Corte dei Conti affinché accerti la congruità della spesa da parte dello Stato – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ci rivolgiamo inoltre al Premier Giuseppe Conte affinché valuti il blocco del programma di acquisto degli aerei, che risultano ad oggi non solo inutili ma dannosi, considerato che con i fondi diretti al programma F-35 si potrebbero potenziare gli ospedali e creare migliaia di posti letto nei reparti di terapia intensiva, garantendo la salute dei cittadini messa in serio pericolo dal Covid”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale