BCE: PANETTA, RISCHI CONCENTRAZIONE IN PAGAMENTI DIGITALI


23/10/2020

BCE: PANETTA, RISCHI CONCENTRAZIONE IN PAGAMENTI DIGITALI CODACONS: DA PIANO CASHLESS POSSIBILI DANNI PER UTENTI, COSTI CARTE DI CREDITO AUMENTATI DEL +8,5% IN DUE ANNI. TRA CANONI MENSILI, COSTI DI ATTIVAZIONE, BALZELLI E COMMISSIONI VARIE SI PAGA FINO A 85,6 EURO ALL’ANNO PER INCENTIVARE PAGAMENTI DIGITALI GOVERNO DEVE ABBATTERE COSTI A CARICO DEI CONSUMATORI E GARANTIRE CONCORRENZA TRA OPERATORI Il Codacons condivide le preoccupazioni della Bce che oggi, attraverso il componente del board Fabio Panetta, ha lanciato l’allarme sui rischi di concentrazione nei pagamenti digitali e sulle conseguenze negative per i consumatori. “Se si vogliono incentivare i pagamenti digitali per combattere l’evasione, il Governo deve necessariamente ridurre i costi di gestione di carte di credito e bancomat che gravano sui consumatori e che incidono pesantemente sulle tasche degli italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – Oggi utilizzare una carta di credito arriva a costare ad ogni singolo utente fino a 85,6 euro all’anno tra canoni, costi di attivazione e gli altri balzelli che si nascondono dietro tali strumenti, con un costo medio annuo in crescita del +8,5% rispetto a soli due anni fa”. Il canone mensile applicato ai consumatori da banche e gestori è infatti molto variabile e va da un minimo di 0 euro a un massimo di 6,30 euro, a seconda del tipo di carta che si sceglie – ricorda il Codacons – Occorre però considerare che molti istituti applicano il canone gratuito solo per il primo anno di emissione della carta, mentre per i successivi periodi è previsto un costo, che spesso cresce anno dopo anno. Vi sono poi le spese di attivazione ed emissione della carta, che possono raggiungere quota 10 euro. Sulle carte di credito si applicano poi tutta una serie di balzelli che fanno crescere i costi di gestione a danno dei consumatori: costi di ricarica per le carte prepagate, costi per blocco o sostituzione della carta in caso di smarrimento, smagnetizzazione o furto; invio dell’estratto conto cartaceo, commissioni di cambio valuta applicate nei casi di pagamenti effettuati all’estero, ecc. “Per tale motivo, e a fronte della costante crescita dei costi di carte e bancomat a carico dei consumatori, il Governo deve studiare un abbattimento di balzelli e commissioni che vada a favore degli utenti, e vigilare sulla reale concorrenza tra operatori per evitare concentrazioni che danneggerebbero i consumatori” – conclude il presidente Carlo Rienzi.

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