COVID: CODACONS CHIEDE URGENTE INCONTRO A CONTE CHE APPARE D


21/10/2020

COVID: CODACONS CHIEDE URGENTE INCONTRO A CONTE CHE APPARE DISPERATO PER IL PROBLEMA DEI GIOVANI RIBELLI AI DIVIETI CODACONS PROPONE UNA RETE DI “NAVIGATORS” NEI LUOGHI DELLA MOVIDA: ATTIVISTI DELLE ORGANIZZAZIONI CIVILI E RAGAZZI DEL SERVIZIO CIVILE PER SENSIBILIZZARE SU MASCHERINE E DISTANZA SOCIALE Il Codacons chiede un incontro urgente al Premier Conte sul tema delle mascherine e dei giovani ribelli ai divieti, proponendo una soluzione per sensibilizzare circa il rispetto delle misure anti-Covid. Dopo l’allarmante degrado dello Stato dimostrato dal disperato appello del Premier a due influencer, soggetti che i giovani li diseducano veicolando messaggi legati al lusso e che fomentano continui inviti a eventi di massa e spesso anche a comportamenti violenti, il Governo farebbe bene a intensificare i controlli sul territorio, specie nei luoghi della movida, sanzionando chi non rispetta le norme – spiega l’associazione – Va inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione e convincimento a tappeto, soprattutto nei luoghi di ritrovo dei giovani: in tal senso proponiamo al Presidente Conte un urgente incontro per ricorrere agli attivisti delle associazioni dei consumatori e delle organizzazioni della società civile, e agli oltre 40mila ragazzi che svolgono il servizio civile in Italia, per condurre una campagna informativa e di sensibilizzazione nei luoghi della movida delle città italiane, diffondendo nelle ore serali volantini che spieghino ai giovani i pericoli legati al Covid e le regole da osservare per proteggere se stessi e gli altri – conclude il Codacons.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale