COVID: CONTE, DIALOGO CON LE REGIONI IL NOSTRO PUNTO DI FORZ


09/10/2020

COVID: CONTE, DIALOGO CON LE REGIONI IL NOSTRO PUNTO DI FORZA MASCHERINE ALL’APERTO, CODACONS: BASTA MISURE “A MACCHIA DI LEOPARDO”, ORA APPLICARE LA MISURA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E ANNULLARE LE ORDINANZE REGIONALI IN CONTRASTO COL DECRETO DEL GOVERNO Apprezzamento per il rapporto di collaborazione con le Regioni, ma richiesta decisa e netta di annullare tutte quelle ordinanze regionali che non prevedono limiti o condizionalità all’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Il Codacons insiste dopo la decisione del Governo di prevedere l’obbligo di utilizzare la mascherina all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento da altre persone, e chiede con forza che tutte le ordinanze regionali che adottano sul territorio misure in contrasto col decreto governativo vengano annullate. Le norme sui dispositivi di protezione, infatti, devono trovare applicazione nazionale: non è possibile procedere “a macchia di leopardo”, né è pensabile che i cittadini possano adattarsi a regole differenziati e difformi in un momento tanto delicato. Se, come è evidente, il Governo ha deciso di tutelare i diritti e le libertà individuali dei cittadini, eliminando l’assurdo obbligo di indossare la mascherina anche quando si è in una situazione di isolamento, questa “linea” dev’essere applicata all’intero territorio nazionale. “Se così non sarà” – spiega il presidente Carlo Rienzi – “Saremo costretti a chiedere l’annullamento di ordinanze come quella della Regione Lazio che, in contrasto con l’orientamento del Governo, impongono di indossare la mascherina sempre e comunque all’aperto”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale