VACCINI, CODACONS: E’ CAOS IN ITALIA. RISCHIO IMMANE SPRECO


05/10/2020

VACCINI, CODACONS: E’ CAOS IN ITALIA. RISCHIO IMMANE SPRECO DI SOLDI PUBBLICI DOPO SENTENZE TAR CHE ANNULLANO OBBLIGO PER OVER65 E CORSA ALL’ACQUISTO DELLE REGIONI, SI RISCHIANO DISTORSIONI A DANNO DELLE CASSE PUBBLICHE. PRONTI A RICORRERE A CORTE DEI CONTI Sul fronte dei vaccini antinfluenzali si registra in Italia un vero e proprio caos, di cui a farne le spese potrebbero essere i cittadini, attraverso un immane spreco di soldi pubblici. Lo denuncia il Codacons, pronto a ricorrere alla Corte dei Conti a tutela delle casse pubbliche. “In queste ore assistiamo ad un rincorrersi di notizie preoccupanti in tema di vaccinazioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Da un lato il Tar del Lazio che annulla l’obbligo di vaccinarsi per gli over65 del Lazio, dall’altro molte Regioni in ritardo con l’approvvigionamento delle forniture. Le vaccinazioni vanno consigliatr 8e non rese obbligatorie) per determinate categorie di utenti, ma la situazione attuale rischia di scatenare una corsa all’acquisto scriteriata con danni sul fronte della spesa pubblica e un immenso regalo per le case farmaceutiche”. “Per tale motivo chiediamo che le Regioni acquistino solo le dosi di vaccino realmente adeguate a coprire il fabbisogno, mentre lo Stato deve avviare gare europee per spuntare il prezzo migliore e consentire risparmi per il SSN. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore e, in caso di distorsioni del mercato, siamo pronti a ricorrere alla Corte dei Conti a tutela delle tasche degli italiani” – conclude Rienzi.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale