STADI, CODACONS: SE APERTURE AL 25% DELLA CAPIENZA PRONTI A


25/09/2020

STADI, CODACONS: SE APERTURE AL 25% DELLA CAPIENZA PRONTI A DENUNCIARE GOVERNO E REGIONI PER CONCORSO IN EPIDEMIA STATO NON PU’ CEDERE A LOBBY DEL CALCIO E A CHI METTE INTERESSI ECONOMICI PRIMA DELLA SALUTE DEI CITTADINI Durissimo il Codacons contro la proposta delle Regioni di riaprire gli stadi consentendo un pubblico fino al 25% della capienza degli impianti. “Si tratta di una idea folle che, se attuata, avrebbe ripercussioni pesantissime sul fronte della salute pubblica – spiega il presidente Carlo Rienzi – Al di là della presenza fisica dei tifosi all’interno degli stadi, già di per se rischiosa, si pone il problema di ciò che accadrebbe fuori dagli impianti sportivi in occasione delle partite, con inevitabili assembramenti di persone e aumento della possibilità di contagi tra cittadini”. “Lo Stato non può cedere alle pressioni della lobby del calcio e di chi mette gli interessi economici prima della salute degli italiani, e se vuole tutelare i tifosi e lo sport dovrebbe imporre la diffusione in chiaro delle partite in tv – prosegue Rienzi – E se si arriverà ad accogliere la proposta di aprire gli stadi al 25% della capienza, il Codacons è pronto a denunciare il Governo e le Regioni per il reato di concorso in epidemia”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale