INTERNAZIONALI DI TENNIS: TORNA IL PUBBLICO MA IL CODACONS L


21/09/2020

INTERNAZIONALI DI TENNIS: TORNA IL PUBBLICO MA IL CODACONS LANCIA L’ALLARME E CHIEDE INTERVENTO DEL PREFETTO GARANTIRE SICUREZZA DEGLI SPETTATORI. NO A CRITERI DISCRIMINATORI PER LA SCELTA DEGLI INGRESSI Il Codacons lancia l’allarme sicurezza dopo la decisione del Ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, di far accedere il pubblico a semifinali e finali degli Internazionali di Tennis di Roma. “Si tratta di una scelta del tutto insensata, che esporrà la collettività a inutili rischi e creerà pesanti discriminazioni tra cittadini – afferma il presidente Carlo Rienzi – In un momento in cui i contagi tornano pericolosamente a salire non si vedeva l’esigenza di aprire al pubblico le porte di eventi sportivi. Non si capisce poi quali criteri saranno seguiti per la scelta degli spettatori che potranno accedere a semifinali e finali degli Internazionali di tennis, e inevitabilmente si creeranno discriminazioni a danno di chi aveva acquistato i biglietti per il torneo”. Il Codacons – che già nelle settimane scorse aveva inviato una istanza d’accesso alla Federazione Italiana Tennis per conoscere le misure di sicurezza adottate in vista del torneo, ottenendo un netto rifiuto dalla Fit che ha rifiutato di indicare i provvedimenti adottati sul fronte della salute pubblica – si rivolge oggi al Prefetto di Roma affinché intervenga per vigilare sugli Internazionali di Tennis, garantendo il rigoroso rispetto delle norme anti-Covid e l’adozione di misure adeguate a tutelare la salute degli spettatori.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale