EX ILVA: CODACONS DENUNCIA ANTONIO TAJANI PER DIFFUSIONE DI


14/09/2020

EX ILVA: CODACONS DENUNCIA ANTONIO TAJANI PER DIFFUSIONE DI NOTIZIE FALSE E INDUZIONE A INQUINAMENTO HA AFFERMATO CHE ACCIAIERIA NON PRODUCE INQUINAMENTO. MA VIENE SMENTITO DAI DATI Il Codacons si scaglia contro l’europarlamentare Antonio Tajani che, in riferimento all’emergenza sanitaria di Taranto, ha affermato ieri che “La produzione industriale non è più inquinante. Ci è stato detto che non c’è l’inquinamento atmosferico provocato dall’azienda”. Al di là degli aspetti politici e senza entrare nel merito della campagna elettorale, si tratta di dichiarazioni gravissime e immorali, che non solo offendono i parenti delle vittime dell’Ilva e i tanti cittadini di Taranto che hanno sviluppato malattie, ma rappresentano una forma di favoreggiamento dell’inquinamento – spiega il Codacons – Le affermazioni di Tajani sono inoltre smentite da tutte le ricerche svolte negli ultimi mesi, che attestano un preoccupante incremento delle sostanze nocive presenti nell’aria di Taranto: nel trimestre marzo-aprile-maggio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 si è riscontrato un +199% di benzene nello stabilimento e +116% nel rione Tamburi; +81% di PM10 nell’ex Ilva e +18% nel quartiere; +82% di PM2,5 (polveri sottili) nell’acciaieria e +49% sempre nel quartiere a ridosso del Siderurgico. Proprio in considerazione della gravità delle frasi di Tajani che attengono alla salute pubblica, il Codacons presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto per le possibili fattispecie di diffusione di notizie false e induzione a commettere reato.

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