SCUOLA: IL 75% DELLE FAMIGLIE FAVOREVOLE A RINVIARE RITORNO


09/09/2020

SCUOLA: IL 75% DELLE FAMIGLIE FAVOREVOLE A RINVIARE RITORNO A SCUOLA SONDAGGIO CODACONS RIVELA GRANDE PREOCCUPAZIONE DA PARTE DEI CITTADINI IN VISTA DELLA RIAPERTURE DELLE SCUOLE FAMIGLIE CHIEDONO NUOVI EDIFICI, FLESSIBILITÀ SULLA DIDATTICA IN PRESENZA E SICUREZZA ASSOLUTA SUI MEZZI PUBBLICI Il 75% delle famiglie italiane è favorevole ad un rinvio del ritorno in classe per gli studenti e a sostituire l’insegnamento tradizionale con la didattica a distanza. Il dato emerge da un sondaggio pubblicato online dal Codacons, di cui oggi l’associazione rende noti i risultati. “3 famiglie su 4 esprimono grande preoccupazione per la riapertura delle scuole, anche a causa del caos che sta investendo il settore e delle polemiche politiche che da giorni tengono banco sui mass media – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per il 75% dei cittadini e alla luce dell’emergenza Covid sarebbe opportuno posticipare il ritorno in classe, ricorrendo alla didattica a distanza fino a che non vi saranno maggiori garanzie sul fronte sanitario”. Proprio la questione della sicurezza degli studenti dentro e fuori le scuole è al centro delle preoccupazioni delle famiglie, che hanno risposto al sondaggio del Codacons segnalando criticità ed inviando richieste per il nuovo anno scolastico. “In particolare gli utenti chiedono la possibilità di scegliere tra didattica in presenza e didattica a distanza, sicurezza totale sui trasporti pubblici, lezioni più brevi per arieggiare e sanificare ambienti, minor numero di alunni per classe e interventi di edilizia sugli edifici scolastici che devono risultare a norma di legge sotto ogni aspetto – aggiunge Rienzi – Misure che aiuterebbero a rassicurare le famiglie e contribuirebbero a limitare il rischio di contagi da Covid tra gli studenti”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale