COVID: CODACONS CHIEDE DI VIETARE FUMO NEI LUOGHI PUBBLICI A


31/07/2020

COVID: CODACONS CHIEDE DI VIETARE FUMO NEI LUOGHI PUBBLICI ALL’APERTO DIFFIDA A MINISTERO DELLA SALUTE E REGIONI. FUMO ALIMENTA LA POSSIBILITA’ DI CONTAGIO ED E’ VEICOLO DI TRASMISSIONE DEL VIRUS Con una diffida presentata oggi al Ministero della salute e a tutte le amministrazioni regionali italiane il Codacons chiede di vietare il fumo nei luoghi pubblici su tutto il territorio nazionale, sulla base del principio di precauzione e come misura indispensabile per limitare i contagi da Covid. Come noto gli esperti hanno accertato come il fumo nei luoghi pubblici incrementi le possibilità di contagio da Covid19 – spiega il Codacons nella diffida – Al momento di buttare fuori il fumo dalla bocca, infatti, vengono emesse particelle d’acqua che possono contenere il Sars-CoV-2, e se il fumatore è un soggetto asintomatico gli effetti sono difficilmente prevedibili. Appare evidente quindi che il fumo indiscriminato in tutti i luoghi aperti al pubblico come spiagge, ristoranti, bar con tavolini all’esterno ecc. – spazi che inoltre rappresentano potenziali punti di assembramento – costituisca, nel contesto dell’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo, un ulteriore fattore di rischio che le amministrazioni, in ottemperanza ai principi di cui agli artt. 97 e 32 della Costituzione, devono contenere. Non a caso altri paesi europei come la Spagna stanno per adottare il divieto totale di fumo in tali spazi all’aperto. Per tale motivo il Codacons ha inviato oggi una diffida al Ministro della salute Roberto Speranza e ai presidenti delle Regioni, in cui si chiede di adottare ogni atto idoneo ad introdurre il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici all’aperto, alla luce dell’esigenza di tutelare la salute pubblica e limitare i contagi da Covid.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
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Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale