GALLIPOLI: CODACONS CHIEDE LA CHIUSURA DELLA DISCOTECA PRAJA


21/07/2020

GALLIPOLI: CODACONS CHIEDE LA CHIUSURA DELLA DISCOTECA PRAJA ASSEMBRAMENTI PERICOLOSI DI MIGLIAIA DI GIOVANI CHE BALLANO SENZA MASCHERINE E NESSUN CONTROLLO DA PARTE DEI GESTORI DEL LOCALE E DELLE FORZE DEL’ORDINE ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA E AL PREFETTO DI LECCE. SI INDAGHI PER LA FATTISPECIE DI EPIDEMIA COLPOSA Il Codacons chiede la chiusura del “Praja”, nota discoteca di Gallipoli che attira migliaia di giovani da tutta Italia per la musica e gli eventi organizzati. Alla base dell’iniziativa dell’associazione, la situazione di estrema gravità segnalata in questi giorni da cittadini e mass media, e che sfocia oggi in un esposto alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Lecce. Numerosi video e fotografie pubblicate sui social network e segnalate al Codacons attestano come nei giorni scorsi presso la discoteca “Praja” siano state violate le più basilari regole sul fronte coronavirus – spiega l’associazione – Migliaia di giovani che ballavano all’interno del locale attaccati uno all’altro, tutti rigorosamente senza mascherina e in totale sfregio delle regole sulla distanza minima. Un potenziale focolaio di coronavirus che potrebbe far di nuovo esplodere l’allarme contagi nel nostro paese. Per tale motivo il Codacons ha deciso di presentare oggi un esposto alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Lecce, in cui si chiede di avviare indagini sull’episodio alla luce dei possibili reati contro la salute pubblica come quello di epidemia colposa, accertando la responsabilità dei mancati controlli da parte sia del gestore del locale, sia delle forze dell’ordine, disponendo la chiusura al pubblico del Praja poiché non in grado di garantire il rispetto delle regole sul distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine e valutando, in caso di accertati reati, misure cautelari nei confronti dei responsabili.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale