AIUTI UE: ESPOSTO PENALE ALLA PROCURA DI ROMA E ALLA COMMISS


20/07/2020

19 Luglio 2020 AIUTI UE: ESPOSTO PENALE ALLA PROCURA DI ROMA E ALLA COMMISSIONE UE PER INSERIRE L’OLANDA TRA I PAESI CHE NON COLLABORANO CON IL FISCO E AGEVOLANO EVASIONE CITTADINI ITALIANI VOGLIONO CHIAREZZA SUI “PAESI FRUGALI”. CODACONS LANCIA BOICOTTAGGIO VERSO AZIENDE E PRODOTTI OLANDESI In tema di aiuti europei, il Codacons presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Commissione Ue contro l’Olanda, paese che, come noto, sta ostacolando in tutti i modi lo stanziamento di risorse in favore della ripartenza economica dell’Italia. “I cittadini vogliono chiarezza sui cosiddetti paesi “frugali” che rischiano di affossare definitivamente l’economia italiana al solo scopo di tutelare i propri interessi personali – afferma il presidente Carlo Rienzi – Risulterebbe infatti che proprio l’Olanda sia il paese che sottrae più risorse all’Italia e alle casse statali, 1,5 miliardi di euro solo lo scorso anno, attraverso politiche fiscali controverse praticate dal paese, che creano buchi neri e alimentano l’evasione”. In tale direzione va l’esposto che sarà presentato domani dal Codacons, affinché sia aperta una indagine sullo Stato olandese alla luce di possibili fattispecie penali e violazione dei principi di cooperazione comunitaria. E di fronte all’inaccettabile comportamento dell’Olanda che mira ad accrescere le proprie casse a danno dell’Italia, il Codacons lancia il boicottaggio delle aziende e dei prodotti olandesi, invitando i consumatori a non acquistare beni prodotti in Olanda, come formaggi, birre, bevande e fiori.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale