HAI VENDUTO DEI BENI PREZIOSI PER VIA DELLA CRISI DERIVANTE


09/07/2020

HAI VENDUTO DEI BENI PREZIOSI PER VIA DELLA CRISI DERIVANTE DALL’EMERGENZA COVID E RITIENI CHE QUESTI SIANO STATI SOTTOSTIMATI? INVIACI LA TUA SEGNALAZIONE! Vendita di beni preziosi: se anche tu hai venduto oggetti preziosi per via della crisi Covid e ritieni che i tuoi beni siano stati sottostimati, inviaci la tua segnalazione! I FATTI Secondo i dati raccolti dagli operatori del credito, prima del Covid, i numeri relativi alle persone che vendevano oggetti preziosi per ottenere liquidità si aggiravano tra le 170mila e le 300mila l’anno. A seguito dell’emergenza epidemiologica ed il conseguente lockdown è stato calcolato un aumento delle domande del 30%. Ciò in quanto, in un momento di grave crisi economica, qual è quello che il Paese sta attraversando, in cui l’accesso al credito è diventato ancora più difficile, la vendita di preziosi costituisce uno strumento rapido e senza troppi passaggi burocratici per ottenere subito il denaro necessario al rilancio dell’attività o per far fronte alle esigenze quotidiane e ai bisogni essenziali. Dalle segnalazioni ricevute dal Codacons, tuttavia, sembrerebbe che molti stiano approfittando dell’evidente stato di bisogno collegato alla crisi economica per le categorie meno garantite acquistando oggetti preziosi a prezzi inferiori della metà del valore. Nella peculiare e delicata situazione economica attuale, infatti, molti sono stati costretti a vendere i propri beni (spesso gioielli) per poter far fronte alle necessità primarie e tale circostanza potrebbe essersi riflessa sulle condizioni di compravendita: in ragione dell’assoluta necessità di ottenere liquidità è possibile che siano state accettate condizioni sfavorevoli con riferimento, soprattutto, al valore economico riconosciuto al bene in caso di compravendita. Per poter concludere la vendita è possibile, infatti, che sia stato accettato un corrispettivo inferiore al valore reale del bene venduto. Per queste ragioni l’Associazione ha avviato un monitoraggio delle attività dei Monti di Pietà e delle Aziende di compro oro nel periodo di lockdown al fine di acquisire maggiori elementi conoscitivi ed avviare, se del caso, iniziative volte a tutelare i consumatori danneggiati da eventuali comportamenti illeciti. PER ADERIRE Se anche tu hai venduto oggetti preziosi per via della crisi derivante dall’emergenza Covid e ritieni che i tuoi beni siano stati sottostimati, inviaci la tua segnalazione, compilando il modulo scaricabile scaricabile su www.codacons.it

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale