TSO PER POSITIVI COVID: CODACONS FAVOREVOLE A MISURA


06/07/2020

TSO PER POSITIVI COVID: CODACONS FAVOREVOLE A MISURA CHI E’ MALATO DEVE ESSERE COSTRETTO A NON CONTAGIARE ALTRI CITTADINI. SALUTE PUBBLICA E’ INTERESSE PRIMARIO Favorevole il Codacons alla proposta di estendere i trattamenti sanitari obbligatori a quei soggetti che risultano positivi al Covid-19 ma non intendono sottoporsi alla quarantena e alle altre limitazioni previste dalle disposizioni vigenti. “E’ evidente che chi è malato deve essere costretto con ogni mezzo a non contagiare altre persone, e in tal senso un trattamento sanitario obbligatorio appare l’unica strada percorribile – afferma il presidente Carlo Rienzi – L’esigenza di garantire la salute pubblica, messa in serio pericolo da chi, consapevole della propria contagiosità, mette a rischio la salute altrui, legittima misure straordinarie come il Tso. La salute della collettività è un infatti un interesse primario tutelato dal nostro ordinamento, e lo Stato ha il dovere giuridico di sostituirsi al singolo cittadino quando lo stesso rifiuta cure mediche che appaiono indispensabili e necessarie” – aggiunge Rienzi. Per tale motivo il Codacons sostiene la proposta del Governatore del Veneto, Luca Zaia, perché basata su esigenze reali e su un pericolo concreto, diversamente da quanto fatto dal collega del Lazio, Nicola Zingaretti il quale, con una ordinanza assurda, ha obbligato a vaccinarsi per la normale influenza i cittadini over65, sanzionandoli con l’esclusione dalla vita sociale in caso di rifiuto. fonte:Codacons.it

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale