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06/03/2017
A febbraio l` inflazione compie un balzo (1,5%) mai così su da quattro anni
L` inflazione italiana triplica nell` arco di tre mesi. A febbraio 2017 raggiunge un tasso dell` 1,5%, secondo i dati provvisori dell` Istat, dopo l` 1% di gennaio e lo 0,5% di dicembre. E` il livello più alto da quasi quattro anni, a partire da marzo del 2013. La deflazione rimane così solo un ricordo sull` onda dei super rincari dei carburanti (+12,1% su base annua) e dei beni alimentari (+8,8%). Le verdure, in particolare, segnano un nuovo record storico, con un aumento dei prezzi del 37,3% in un anno. E` a causa del maltempo che ha decimato la produzione facendo a gennaio «oltre 400 milioni di danni», commenta la Coldiretti, ma anche «delle speculazioni in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi triplicano dal campo alla tavola». A rimetterci, in ogni caso, sono le famiglie, che vedono impennarsi i prezzi del carrello della spesa, con i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. Questi aumentano del 3,1% dal 2016, il balzo maggiore da otto anni. Così, per la sola spesa quotidiana, le famiglie spendono oltre 173 euro in più l` anno, calcolano Federconsumatori e Adusbef. Sommando a questi tutti gli altri rincari si raggiunge la cifra media di 450 euro a famiglia, rilancia il Codacons, mentre l` Unione nazionale consumatori sottolinea che per una coppia con due figli l` aumento del costo della vita raggiunge addirittura 570 euro, una stangata. I rincari spaziano dagli acquisti fondamentali come il cibo a quelli più voluttuari, come i viaggi. In particolare i biglietti aerei aumentano del 12,8% in un anno, quelli ferroviari del 6,9% e diventano un pò più costosi anche gli spostamenti in autobus e pullman (+1,1%). I ritocchi al rialzo colpiscono anche le settimane bianche, con un aumento dei pacchetti vacanze nazionali dell` 1,9% e una crescita del 2,6% per alberghi, pensioni e simili. In generale, l` in flazione di fondo, al netto delle componenti più volatili come i beni energetici e gli alimenti freschi, sale allo 0,6% dallo 0,5% di febbraio. Il ritorno dell` inflazione viene letto con preoccupazione dalle associazioni dei negozianti, piccoli e grandi. «In assenza di una crescita sostenuta, una ripresa dell` inflazione dovuta soprattutto ai carburanti rischia di frenare i consumi», osserva l` ufficio economico di Confesercenti, mentre il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli, traccia un «quadro negativo, che sta assumendo dimensioni significative» e l` ufficio studi Confcommercio, teme che venga intaccata la capacità di spesa delle famiglie in un contesto di "rallentamento dell` occupazione dentro un quadro di crescita insufficiente».
(Fonte Codacons Nazionale)
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