SCUOLA: PROMETTERE IL RECUPERO PER SETTEMBRE DI 3000 ISTITUT


29/06/2020

SCUOLA: PROMETTERE IL RECUPERO PER SETTEMBRE DI 3000 ISTITUTI DISMESSI IN ITALIA È UNA FAKE NEWS E REATO DI ABUSO DELLA CREDULITÀ POPOLARE CODACONS E ASSOCIAZIONE DIRITTI CIVILI NELLA SCUOLA SCOMMETTONO CON CONTE E AZZOLINA: SE NON LO FARÀ MINISTRO SI DOVRÀ DIMETTERE MANCANO 76 GG, OGNI GIORNO SUL SITO DEL CODACONS DAREMO GLI ISTITUTI RECUPERATI Nonostante l’impegno della ministra Azzolina ad ampliare la prima bozza del piano scuola, portandolo da 18 pagine a 54, il contenuto continua a restare “fumoso“. L’unica certezza che si evince è la deresponsabilizzazione del Ministero della pubblica istruzione sui provvedimenti da adottare per riaprire le scuole in sicurezza. La ministra ha indicato, nel documento in oggetto, tutti gli enti locali e sindacali che dovranno adottare le misure atte a prevenire i contagi da Covid-19, lasciando ampia scelta sulle priorità delle misure. Ci chiediamo in particolare come farà il Governo a garantire le distanze minime di sicurezza, e la promessa di recuperare 3000 istituti dismessi sembra una fake news con conseguente abuso della credulità popolare, una promessa che Conte e Azzolina non riusciranno a rispettare e che, in tal caso, dovrà portare alle dimissioni del Ministro. Il Codacons vigilerà e pubblicherà sul proprio sito l’elenco degli istituti recuperati. “Le linee guida del Ministero, poi, pongono ulteriori interrogativi – afferma il responsabile del Dipartimento scuola Codacons, Rosalba Di Placido – Chi dovrà fare la sanificazione dei locali e delle suppellettili? Con quali fondi verranno realizzate le ristrutturazioni dei locali e da chi? La ricerca di locali alternativi, in attesa di una pianificazione edilizia di lunga scadenza degli istituti scolastici, chi è preposto a farla?”

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale