Povertà. Codacons. Dati Istat ancora allarmanti.


17/06/2020

FONTE: AgenPress Povertà. Codacons. Dati Istat ancora allarmanti. Dal 2008 poveri aumentati del +64% agenpress – i dati sulla povertà in italia continuano ad essere ancora allarmanti, e i numeri dimostrano come la strada per eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche nel nostro paese sia ancora molto lunga. lo afferma il codacons, commentando l’ indagine diffusa oggi dall’ istat. ‘nel 2019 si contano in italia 4,6 milioni di individui poveri, un [] Agenpress – I dati sulla povertà in Italia continuano ad essere ancora allarmanti, e i numeri dimostrano come la strada per eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche nel nostro paese sia ancora molto lunga. Lo afferma il Codacons, commentando l’ indagine diffusa oggi dall’ Istat. ‘Nel 2019 si contano in Italia 4,6 milioni di individui poveri, un dato che seppur in calo rispetto all’ anno precedente appare ancora immenso – spiega il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che nel 2008 il numero di individui in condizione di povertà assoluta era fermo a 2,8 milioni; ciò significa nel periodo 2008-2019 i poveri in Italia sono aumentati del +64% ‘. Restano inoltre forti differenze sul territorio, con il Mezzogiorno che registra l’ 8,6% di famiglie povere, quasi il doppio rispetto al Centro (4,5%), a dimostrazione di come le regioni del Sud restino indietro rispetto al resto d’ Italia. ‘Tuttavia i numeri odierni dell’ Istat sono destinati ad essere spazzati via e appaiono già superati: l’ emergenza coronavirus determinerà una impennata della povertà nel nostro paese, con numeri che purtroppo risulteranno in forte crescita nel 2020' – conclude Rienzi.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale