MINORI: GARANTE DELL’INFANZIA INCONTRA IL CODACONS


02/08/2019

1 Agosto 2019 MINORI: GARANTE DELL’INFANZIA INCONTRA IL CODACONS DOPO L’ESPOSTO PRESENTATO DALL’ASSOCIAZIONE CONTRO VIP E INFLUENCER CHE PUBBLICANO FOTO DI MINORI SUI SOCIAL NETWORK ALLO STUDIO UN PROTOCOLLO DI INTESA PER REALIZZARE UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ED INFORMAZIONE SUL TEMA Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti, ha incontrato i vertici del Codacons in merito all’allarmante e diffusa situazione relativa alla indiscriminata pubblicazione di foto di minori sui social network da parte di influencer e vip vari. Dopo l’esposto presentato dall’associazione alla Procura della Repubblica, al Garante per la privacy, nonché ai Garanti nazionale e Regionale per l’infanzia e l’adolescenza, quest’ultimo ha convocato il Codacons per discutere del rilevantissimo problema della sovraesposizione dei minori sui social network da parte dei genitori e di tutti i rischi a cui i più piccoli vengono esposti a causa del c.d. shareting. Durante l’incontro con il presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo da parte del Garante si è registrata la volontà di intervenire con urgenza per risolvere tali criticità, sia attraverso la sollecitazione di un intervento di tutte le autorità competenti in materia, che mediante la stipulazione di un protocollo di intesa con l’associazione dei consumatori, al fine di realizzare una campagna di sensibilizzazione ed informazione in materia di minori e social, protocollo sul quale il Codacons ed il Garante si confronteranno ulteriormente nei prossimi giorni. Fonte: www.codacons.it

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale