EX ILVA, CODACONS A DI MAIO: SUBITO DECRETO “SALVA TARANTO”


27/04/2019

24 Aprile 2019 EX ILVA, CODACONS A DI MAIO: SUBITO DECRETO “SALVA TARANTO” COME PER IL SALVA ROMA ALLE VITTIME DELL’ILVA INDENNIZZI COME PER I RISPARMIATORI TRADITI DALLE BANCHE E INTANTO IL 30 APRILE IL TAR DECIDE SE BLOCCARE LA VENDITA DELL’AZIENDA AD ARCELORMITTAL Un decreto “Salva Taranto” per eliminare da subito l’inquinamento in città, bonificare con effetto immediato le aree a rischio e riconoscere indennizzi alle vittime dell’Ilva. Lo ha chiesto oggi il Codacons al Ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, nel corso del tavolo convocato dal Governo presso la Prefettura di Taranto. “Abbiamo chiesto formalmente al Mise di studiare un decreto contenente da un lato norme specificamente destinate ad effettuare i lavori di bonifica dell’ambiente che non sono già stati espressamente previsti dall’accordo fatto a suo tempo con ArcelorMittal, dall’altro criteri che vadano a indennizzare in modo automatico i cittadini di Taranto che hanno subito un danno dallo stabilimento siderurgico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il Governo, così come è impegnato sul Salva Roma, deve varare un decreto “Salva Taranto”, perché anche questa città si trova da tempo in una situazione di grave emergenza. E allo stesso modo, dopo essersi impegnato a rimborsare i risparmiatori vittime delle banche, deve indennizzare le famiglie tarantine danneggiate da Ilva, perché non esistono cittadini di serie A e di serie B”. Nello specifico della richiesta del Codacons, per la bonifica occorrerà basarsi sui pareri emessi da una apposita commissione che dovrà essere istituita per valutare i lavori più urgenti volti a ripristinare lo stato dei luoghi ed evitare ulteriori e nocive contaminazioni della terra. Per gli indennizzi ai cittadini, invece, si dovrà considerare il luogo di residenza e la permanenza nelle zone a rischio ambientale e sanitario, eventuali patologie insorte e il nesso causale con le emissioni dello stabilimento nell’aria e nel suolo, nonché la possibile propensione a sviluppare malattie in futuro. Intanto il prossimo 30 aprile il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso promosso dal Codacons e dai cittadini di Taranto in cui si chiede di bloccare la vendita dell’Ilva ad ArcelorMittal, in relazione alla violazione delle norme sulla concorrenza, all’assenza di interventi migliorativi sul piano ambientale legati all’operazione di vendita e per la mancanza di indennizzi a favore dei cittadini e delle vittime dell’inquinamento. Infine da verificare, secondo il Codacons, anche la legittimità della nomina di uno dei nuovi commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria, senior partner della società di revisione Deloitte, società incaricata peraltro dalla ArcelorMittal di vigilare sul rispetto della riduzione di emissioni co2 entro l’anno 2023. Fonte: www.codacons.it

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