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08/09/2025
SOCIETA’ COMUNICA UTILIZZO DI UN SISTEMA CONTRO I PRODOTTI CONTRAFFATTI, MA DUBBI SU SUA REALE EFFICACIA
CODACONS PRONTO AD AGIRE CONTRO PIATTAFORMA CINESE
Dopo la denuncia del Codacons circa alcuni prodotti Disney contraffatti venduti sul sito di e-commerce Temu, che avevano portato l’Agenzia delle Dogane a sanzionare con 618 euro un consumatore romano, colpevole di aver acquistato una maglietta e dei fermagli per capelli, arriva oggi la contromossa della piattaforma cinese.
Con una nota inviata al quotidiano La Repubblica l’azienda informa di aver rimosso dal sito gli annunci in questione, e di essersi attivata contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.
“Temu è un marketplace online in cui venditori indipendenti mettono in vendita i propri prodotti e a tutti i venditori viene richiesto di verificare la propria identità e di rispettare i diritti di proprietà intellettuale, che Temu tutela in conformità con le policy della propria piattaforma” – scrive l’azienda, che parla inoltre di un “sistema dedicato alla tutela della proprietà intellettuale” che comprenderebbe un monitoraggio proattivo e un portale con cui i titolari dei diritti possono segnalare e monitorare i reclami.
Sembra evidente che in questo caso le misure adottate da Temu per difendere i propri clienti da falsi e prodotti contraffatti non abbiano funzionato – commenta il Codacons – La conseguenza è che un consumatore, a fronte di una spesa di 7,60 euro per l’acquisto di due beni che violavano il marchio Disney, si ritrova ora a dover pagare una multa da 618 euro, dal momento che la società non si è assunta alcuna responsabilità per l’accaduto.
Una posizione quella di Temu fortemente contestata dal Codacons: se il consumatore è colpevole dell’acquisto di merce contraffatta, altrettanto colpevole deve essere considerato chi tale merce la vende, inducendo gli utenti in errore.
Per tale motivo l’associazione sta studiando le carte per agire legalmente contro la piattaforma cinese affinché sia ritenuta responsabile degli illeciti contestati al pari del consumatore coinvolto nella vicenda.
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