AGCOM, MISURE CONTRO TELEMARKETING E TELESELLING SELVAGGIO


17/07/2025

CODACONS: BENE NUOVE MISURE MA TELEMARKETING NON CESSERA’, ECCO PERCHE’ Bene per il Codacons le novità in tema di telemarketing e teleselling confermate oggi dal presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, nel corso della Relazione annuale. Tuttavia le nuove misure rischiano di non bloccare totalmente le chiamate commerciali indesiderate, e i rischi per i cittadini rimangono altissimi. Nonostante 32 milioni di cittadini ad oggi iscritti al Registro pubblico delle opposizioni, i codici di condotta e altre misure introdotte negli ultimi anni, le telefonate commerciali proseguono senza sosta, soprattutto a causa di operatori che chiamano dall’estero e che sfuggono a qualsiasi controllo o sanzione – spiega il Codacons – Dal 19 agosto, tuttavia, arriveranno in Italia le prime novità, con il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero che utilizzano finti numeri fissi italiani per ingannare i cittadini e indurli a rispondere. Una misura che potrebbe limitare il fenomeno del telemarketing selvaggio, ma che da sola non basta a bloccare le chiamate commerciali: questo perché il blocco non si applica ai numeri falsificati utilizzati per le telefonate che partono dall’Italia – spiega il Codacons – Rimane poi la possibilità di usare numeri internazionali per il telemarketing, che non vengono quindi bloccati in automatico. Vanno poi considerate le contromisure che saranno adottate dai call center illegali, i quali utilizzano tecnologie sempre più sofisticate per aggirare blocchi e divieti e colpire gli utenti – conclude l’associazione.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale