Controlli sui pacemaker: Codacons in difesa dei pazienti


02/01/2016

Oggi il pacemaker è diventato il “salvavita” per eccellenza, tanto che in Italia si contano 700mila portatori ed ogni anno circa 60mila nuovi dispositivi impiantati. Sono sicuramente apparecchi che necessitano delle dovute certificazioni di sicurezza di cui, in Italia, se ne occupa l’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Un’inchiesta di Report ha però fotografato le condizioni fatiscenti dei laboratori incaricati dei controlli, tra macchinari guasti, vecchi e/o abbandonati. L’inchiesta giornalistica si è tradotta, successivamente, in un’indagine della magistratura. L’accusa è gravissima: sei pubblici funzionari avrebbero attestato il falso sulla conformità europea dei pacemaker, mai testati “per carenza di idonea apparecchiatura” dell’Iss. Il Codacons scende quindi in campo a tutela della salute di tutti i pazienti che hanno subìto l’impianto dei dispositivi in questione tra il 2010 e il 2014. In rappresentanza di tale categoria di pazienti, il Codacons, insieme all’Associazione italiana per i diritti del malato (Articolo 32), ha presentato la propria nomina di persona offesa alla Procura di Roma. Lo stesso sarà fatto per conto di tutti coloro che si iscriveranno al seguente indirizzo: http://www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=425&css=1&access=ok. L’iscrizione avviene tramite l’invio di un SMS al numero 4892892 con il testo “203 CODACONS PACEMAKER”(al costo onnicomprensivo di € 2,03, di cui una parte destinata alla campagna sociale dell’Associazione Mary Poppins che si occupa dei bambini ricoverati nel reparto di oncologia del Policlinico Umberto I di Roma). [fonte Codacons]

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale