CONSUMI, CODACONS: GIRO D’AFFARI BLACK FRIDAY SUPERA NEL 202


05/12/2024

RISPETTO AL 2019 RADDOPPIATA LA SPESA DEGLI ITALIANI DURANTE GLI SCONTI (+105%). MA CONSUMI NATALIZI SI SPOSTANO DA DICEMBRE A NOVEMBRE Il giro d’affari di Black Friday e Cyber Monday supera per la prima volta in Italia la soglia dei 4 miliardi di euro, con acquisti che nella settimana di sconti hanno raggiunto nel nostro Paese quota 4,1 miliardi di euro. Lo afferma il Codacons, che riporta i dati sull’andamento dei consumi nella settimana di offerte e promozioni. Il Black Friday si chiude con un bilancio più che positivo – analizza l’associazione – Rispetto al 2019 la spesa degli italiani durante il periodo di sconti è più che raddoppiata, passando da 2 a 4,1 miliardi di euro, in aumento del +105% in 5 anni. Oltre 6 acquisti su 10 (il 65%) sono stati effettuati online sulle varie piattaforme di e-commerce, per un controvalore delle transazioni digitali di circa 2,6 miliardi di euro. Tra i prodotti più acquistati dai consumatori italiani nel corso di Black Friday e Cyber Monday 2024 figurano l’elettronica e l’hi-tech (per il 60% circa dei cittadini che hanno aderito agli sconti), calzature e abbigliamento (45%), accessori (38%), cosmetica e prodotti di bellezza (32%) e giocattoli (30%). Sulla crescita del giro d’affari del Black Friday pesano tuttavia i consumi natalizi, con gli acquisti legati alle festività che si spostano sempre più da dicembre a fine novembre: in base alle stime del Codacons, quest’anno un regalo di Natale su due che finirà sotto l’albero degli italiani è stato acquistato proprio durante il periodo di sconti speciali sul web e nei negozi fisici.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale