PREZZI, AL VIA OSSERVATORI CON I CONSUMATORI. CODACONS: NUOV


25/07/2024

MA SERVE DARE ATTUAZIONE ALLA FATTISPECIE DI “PREZZO ANOMALO” PREVISTA DA UNA LEGGE DEL 2005 L’istituzione di Osservatori speciali di rilevamento dei prezzi presso le Prefetture rappresenta un nuovo strumento per monitorare le anomalie dei listini al dettaglio e individuare le speculazioni a danno dei consumatori. Lo afferma il Codacons, che parteciperà per il Cncu ai lavori di rilevamento dei prezzi. “Accogliamo con soddisfazione questa importante novità in favore dei consumatori tesa a combattere i rincari ingiustificati dei listini, ma al tempo stesso chiediamo di potenziare le norme e gli interventi contro gli illeciti – afferma il Codacons – Serve in particolare definire il “prezzo anomalo”, fattispecie prevista dalla legge 231 del 2005 ma mai attuata, che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare. Lungo la filiera che va dal campo alla tavola si annidano anomalie e ricarichi ingiustificati che fanno salire a dismisura i listini al dettaglio e pesano come un macigno sulle tasche dei consumatori. E quando i prezzi salgono repentinamente, la loro successiva discesa è tutt’altro che scontata e, se avviene, è incredibilmente lenta – prosegue il Codacons – Per questo chiediamo al governo Meloni di definire in modo preciso il “prezzo anomalo” previsto dalla legge del 2005, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato, ed è possibile l’intervento a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate”.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale