TILT INFORMATICO, CODACONS: DANNI PER MILIARDI DI EURO IN TU


19/07/2024

STUDIAMO CLASS ACTION CONTRO MICROSOFT E CROWDSTRIKE PER I DANNI ARRECATI AGLI UTENTI Il tilt informatico che ha colpito oggi aeroporti, banche, farmacie, sta provocando danni per miliardi di euro a livello globale, coinvolgendo milioni di cittadini in tutto il mondo. Lo afferma il Codacons, pronto alla battaglia legale contro i responsabili di tali gravi disservizi. A quanto si apprende al momento i problemi riguarderebbero Microsoft Azure, il cloud di Microsoft, e l’azienda di sicurezza, Crowdstrike, che avrebbe rilasciato un aggiornamento sbagliato mandando in tilt i pc di Microsoft – spiega il Codacons – Le conseguenze si sono fatte sentire negli aeroporti di tutto il mondo, con migliaia di voli cancellati e pesanti ritardi sulle partenze, coinvolgendo anche gli scali italiani. Un disservizio registrato proprio in occasione delle partenze estive, quando sono più intensi i traffici aerei, e che aggrava le ripercussioni sull’utenza. Per tale motivo il Codacons sta valutando la fattibilità di una class action contro Microsoft e la società Crowdstrike volta a far ottenere a tutti i cittadini italiani che hanno subito danni economici e morali a causa del guasto ai sistemi informatici il giusto risarcimento. Azione alla quale potranno aderire gli utenti che si sono visti cancellare il volo o hanno subito ritardi nelle partenze, chi ha perso coincidenze o giorni di vacanza, e chiunque abbia patito un danno documentabile – conclude l’associazione. ShareTweet+1E-mailSharePin this

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale