CODACONS PRESENTA ESPOSTO CONTRO SPOT POLTRONESOFA`


12/09/2023

CODACONS PRONTO A LANCIARE BOICOTTAGGIO DELL’AZIENDA Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma sul caso delle pubblicità televisive martellanti dell’azienda Poltronesofà. A seguito di un attento monitoraggio condotto dall’associazione, si è riscontrato che da qualche settimana, sulle principali emittenti televisive del nostro paese, viene trasmessa la pubblicità di Poltronesofà, che arriva a risultare talvolta “molesta” ed esagerata, con un numero eccessivo di spot televisivi – scrive il Codacons nell’esposto – Oltre alla quantità di passaggi televisivi, possibili criticità si riscontrano anche sul fronte delle promozioni pubblicizzate dalla società, con sconti che appaiono continui e reiterati al punto che già nell’aprile del 2021 l’Antitrust elevò una sanzione da 1 milione di euro verso Poltronesofà per pubblicità ingannevole e omissiva circa le caratteristiche delle offerte, soprattutto per quanto riguardava la durata temporale, l’estensione delle promozioni e l’entità degli sconti, relativamente alle promozioni «Doppi saldi doppi risparmi-Sconto 50%+fino a 40% su tutta la collezione+48 mesi senza interessi», «Supervalutiamo il tuo divano fino a 1.500 Euro», e «25% di sconto+un altro 25% su tutta la collezione». A sostegno di detta tesi si aggiunge il fatto che anche una nota comica italiana, Luciana Littizzetto, in più occasioni e in diverse sedi, avrebbe “pubblicizzato” ovvero “promosso” i prodotti (o meglio, i divani) dell’azienda stessa in maniera subdola, non segnalata e senza alcun preavviso per lo spettatore. Orbene, nel caso di specie, sembrerebbe evidente la veste di scorrettezza posta in essere su un canale di comunicazione nazionale e, pertanto, si ritiene necessario e doveroso operare un approfondimento sulla questione a tutela dei consumatori/utenti. Per tali motivi il Codacons ha chiesto alla Procura di utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare in primis la rispondenza alla realtà dei fatti riportati dai media e lo svolgimento dei necessari e rigorosi accertamenti e verifiche per accertare la possibilità di configurarsi di fattispecie quali i reati p.e.p. dagli artt. 612 bis o 660 c.p. e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata dalla S.v. chiedendo l’esercizio dell’azione penale a carico di coloro che risulteranno responsabili. L’associazione sta inoltre studiando la possibilità di lanciare un boicottaggio dell’azienda, proprio a seguito delle pubblicità martellanti che assillano gli utenti a tutte le ore del giorno.

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