Un ricorso collettivo contro la pensione a 67 anni


24/11/2017

Un ricorso collettivo contro la pensione a 67 anni fonte: Giornale d`Italia intanto il governo conferma: aumento dello scatto fermato solo per 15 categorie di lavoratori Più lavoro per tutti? No, solo per chi voleva smettere. Dal 2019 si dovrà andare in pensione a 67 anni, 5 mesi in più rispetto all’ attuale normativa: il governo non ha quindi deviato dai suoi propositi, non cancella né corregge la legge Fornero ma si limita ad emendarla per 15 categorie di lavoratori. Si tratta di tutti coloro che svolgono lavori ‘gravosi’ e particolarmente usuranti. Il piano pensionistico dell’ esecutivo è stato presentato con un emendamento in Commissione Senato e costerà 385 milioni in quattro anni. L’ esenzione dall’ innalzamento dell’ età pensionabile riguarda: infermieri ed ostetriche; maestre/i di asilo nido ed scuole dell’ infanzia; macchinisti ferroviari; camionisti; conduttori di gru, autogru su autocarro, cestelli con piattaforma aerea, carrelli industriali; muratori; facchini; badanti; addetti alle pulizie; addetti alla raccolta di rifiuti; conciatori di pelli; operai e braccianti agricoli; marittimi; addetti alla pesca; siderurgici e lavoratori del vetro. Intanto spunta l’ idea di un ricorso collettivo contro l’ aumento dell’ età pensionabile a 67 anni. Lo annuncia il Codacons, che a partire da oggi raccoglie le adesioni dei cittadini all’ azione legale che sarà presentata dinanzi al Tar del Lazio. Il previsto scatto a 67 anni nel 2019 dell’ età pensionabile adeguata all’ accresciuta speranza di vita, infatti, denuncia il Codacons “determinerà un danno patrimoniale e morale evidente per migliaia di persone, in particolare per quei cittadini che nel 2019 sarebbero potuti andare in pensione col precedente limite di età, 66 anni e 7 mesi, e che avevano fatto progetti di vita in tal senso”. Da qui l’ iniziativa del Codacons di avviare un ricorso collettivo al Tar del Lazio per tutti gli aspiranti pensionati nel 2019 per ottenere l’ annullamento del decreto con cui il governo provvederà a ufficializzare lo scatto previa rimessione alla Corte Costituzionale della questione di legittimità costituzionale della normativa a monte. V. B. (Fonte Codacons Nazionale)

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