ALLARME BENZINA NEL CARBURANTE


17/11/2022

Risarcimento del danno: la recente sentenza della Corte di Cassazione n. 5029/2022 ha posto l`attenzione sulle "regole" da seguire per ottenere il risarcimento del danno in uno dei casi più spinosi del momento: quello di acqua mista a carburante (benzina o diesel) dopo avere fatto il rifornimento. In questi casi, chi vuole ottenere giustizia dovrà dimostrare: 1. di avere effettuato il rifornimento; 2. di avere riportato un guasto meccanico al veicolo emerso dopo il rifornimento; 3. che il danno alla vettura sia causa unica e diretta della presenza di acqua nella benzina. Si tratta di circostanze di non difficile dimostrazione ma che necessitano di taluni elementi essenziali quali la conservazione dello scontrino, la valutazione tecnica di un`officina circa il danno e la prova del nesso di causalità tra il rifornimento acquoso e il danno al motore. Il caso di vendita di benzina impura costituisce un inadempimento contrattuale dal momento che viene venduto un bene di qualità inferiore rispetto a quanto promesso. Tale fatto legittima il danneggiato a richiedere il risarcimento di tutti i danni patiti dall`automobilista a chi vende e rifornisce il carburante, ma la richiesta dovrà rispettare i parametri dettati dalla sentenza della Corte di Cassazione.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale