BANKITALIA, CRESCE SPESA CONTI CORRENTI.


16/11/2022

DOPO MUTUI SALGONO ANCHE SPESE PER GESTIONE CONTO E CARTE. E INTANTO 4 MILIONI DI ITALIANI NON HANNO UNA BANCA NEL PROPRIO COMUNE Non c’è pace per gli utenti italiani, che dopo bollette, prezzi e mutui devono ora fare i conti con i rincari dei costi dei conti correnti. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi da Bankitalia secondo cui la spesa per la gestione di un conto corrente bancario raggiunge i 94,7 euro l’anno. Dal girone infernale dei rincari non potevano certo mancare i servizi bancari. In particolare la gestione di carte di credito e bancomat, dalle commissioni sui prelievi ai canoni mensili, passando per spese di ricarica delle prepagate, blocco o sostituzione carta, invio dell’estratto conto cartaceo, commissioni di cambio valuta applicate nei casi di pagamenti effettuati all’estero, ecc., risulta sempre più onerosa per i consumatori. Allo stesso tempo, però, si assiste ad un depotenziamento dei servizi bancari sul territorio, al punto che oggi 4 milioni di italiani che risiedono in 3.062 Comuni non hanno a disposizione una banca nel proprio Comune di residenza, e in meno di 10 anni gli istituti di credito italiani hanno chiuso 11.231 sportelli, penalizzando il Sud e le fasce di utenti più deboli come gli anziani.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale