ABORTO, CODACONS CONTRO I GIORNALI


29/08/2022

ASSOCIAZIONE INVITA INFLUENCER A INTERVENIRE SU CARO-ENERGIA, INFLAZIONE E RINCARI SCUOLA I giornali italiani stanno dedicando troppo spazio alle posizioni private di influencer sul tema dell’aborto, dimenticando che i veri problemi degli italiani al momento sono altri, e investono questioni come l’energia, l’inflazione e il caro-scuola. Lo afferma il Codacons, che rivolge una dura critica ai mass media italiani. “Oggi importanti quotidiani come La Repubblica dedicano intere pagine alle idee personali di note influencer su temi delicati come l’aborto, ma dimenticano di dare la stessa importanza alle emergenze che attanagliano le famiglie, dal caro-bollette all’inflazione, passando per i rincari del settore scuola – afferma il presidente Carlo Rienzi – Un corto circuito mediatico che dimostra la deriva dell’informazione italiana, dove le posizioni di singoli personaggi con milioni di follower sono più importanti dei problemi di milioni di famiglie e imprese, e meritano più spazio della politica e dell’economia”. Di qui la provocazione del Codacons: “Dal momento che mass media e partiti politici ignorano i problemi delle famiglie italiane a meno che non siano gli influencer a parlarne, chiediamo a tutti gli influencer italiani di dedicare una storia su Instagram o un post sui social a temi come il caro-prezzi, i rincari delle bollette e gli aumenti del corredo scolastico, certi che stavolta giornali e politici non potranno fingere di non vedere i veri problemi delle famiglie” – conclude Rienzi.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI
Finalmente il sogno di ritagliare uno spazio nel web, creato dai consumatori per i consumatori, diventa realtà.
Una finestra aperta al dialogo con i cittadini
che consentirà agli operatori dell'associazione consumeristica di monitorare costantemente i servizi pubblici nel capoluogo pugliese.
Il comma 461 e la cultura e della partecipazione
Tale norma dà il via a una grande rivoluzione sociale e culturale, oltre che giuridica, perché afferma e impone (per la prima volta in Italia) la partecipazione attiva e diretta dei cittadini (individualmente e collettivamente intesi) ai processi che regolano e controllano l'erogazione dei servizi pubblici in ambito locale